Custodire una fiamma di senso in cuore
A Castelgandolfo proseguono i lavori tra i 130 comunicatori di varie aree e di 16 nazioni, ad un ritmo veloce e vivace. Fervono le idee e mano mano si compone una visuale internazionale che non capita spesso di sentire così vicina.Per chi fosse interessato, i giovani brasiliani di Frat&Media stanno irradiando i lavori, anche con filmati e foto, attraverso le reti sociali a partire dal loro blog, in portoghese. C'è anche la possibilità di seguire tutto su twitter.
Lo sciame di conversazioni non si ferma neanche negli intervalli e il tempo pare non bastare per tutto quello che si vorrebbe condividere.
Sono rari i luoghi dove i comunicatori comunicano tra loro, non solo dei loro diritti e delle loro rivendicazioni, ma della sostanza e degli orizzonti del loro lavoro, necessario perché esista una società solidale e fraterna, aggettivi oggi carichi di utopia ma abbiamo bisogno di speranze non effimere, abbiamo bisogno di méte di senso verso cui camminare. Ne abbiamo bisogno per comprenderci e per comprendere, per ripulire la comunicazione dall’opacità dei guadagni e del servizio ai più forti, e farla tornare alla sua essenza, mezzo per far vivere gli uomini insieme, mezzo di veridicità, di giustizia, di unione unita alla denuncia di quanto inficia questo progetto, mezzo di conoscenza che possa portarci a una migliore qualità di vita.
Siamo coscienti che dovremo attraversare mediazioni, compromessi e ibridazioni spesso dolorose, ma se lo facciamo insieme questo percorso, se lo attiviamo in più punti, non dall’alto ma dal basso, a partire dal puntuale lavoro quotidiano svolto da ciascuno di noi, se lo faremo tenendoci legati gli uni agli altri e aiutandoci a vicenda a far sì che non si spenga quella fiamma di senso accesa in cuore, potrà capitare che il risultato ci sorprenderà.