lunedì 14 giugno 2010

Direttamente dalla Home Page di NetOne

Custodire una fiamma di senso in cuore

A Castelgandolfo proseguono i lavori tra i 130 comunicatori di varie aree e di 16 nazioni, ad un ritmo veloce e vivace. Fervono le idee e mano mano si compone una visuale internazionale che non capita spesso di sentire così vicina.
Per chi fosse interessato, i giovani brasiliani di Frat&Media stanno irradiando i lavori, anche con filmati e foto, attraverso le reti sociali a partire dal loro blog, in portoghese. C'è anche la possibilità di seguire tutto su twitter.
Lo sciame di conversazioni non si ferma neanche negli intervalli e il tempo pare non bastare per tutto quello che si vorrebbe condividere.
Sono rari i luoghi dove i comunicatori comunicano tra loro, non solo dei loro diritti e delle loro rivendicazioni, ma della sostanza e degli orizzonti del loro lavoro, necessario perché esista una società solidale e fraterna, aggettivi oggi carichi di utopia ma abbiamo bisogno di speranze non effimere, abbiamo bisogno di méte di senso verso cui camminare. Ne abbiamo bisogno per comprenderci e per comprendere, per ripulire la comunicazione dall’opacità dei guadagni e del servizio ai più forti, e farla tornare alla sua essenza, mezzo per far vivere gli uomini insieme, mezzo di veridicità, di giustizia, di unione unita alla denuncia di quanto inficia questo progetto, mezzo di conoscenza che possa portarci a una migliore qualità di vita.
Siamo coscienti che dovremo attraversare mediazioni, compromessi e ibridazioni spesso dolorose, ma se lo facciamo insieme questo percorso, se lo attiviamo in più punti, non dall’alto ma dal basso, a partire dal puntuale lavoro quotidiano svolto da ciascuno di noi, se lo faremo tenendoci legati gli uni agli altri e aiutandoci a vicenda a far sì che non si spenga quella fiamma di senso accesa in cuore, potrà capitare che il risultato ci sorprenderà.

mercoledì 4 novembre 2009

Terry Pratchett o la Comicità che prende nuove strade.

Come sarebbe vivere in un mondo a forma di disco, che realmente giace sulle schiene di 4 elefanti in piedi su una gigantesca tartaruga che nuota nell’infinito? In un posto dove le navi che si allontanano dalla costa non diano l’impressione di sparire dietro l’orizzonte, ma effettivamente precipitano giù dal mondo? In un posto del genere tutto può accadere.
È Terry Pratchett che ci da l’opportunità di esplorare questi mondo, nella collana di libri della “Saga di Diskworld”, guidandoci tra i suoi singolari abitanti, come il mago fallito Scuotivento, o il grande eroe Choen in Barbaro, passando per La Morte (rappresentazione antropomorfica addetta al compito di sorvegliare che le persone muoiano esattamente alla fine della vita) o il prode Carota della Guardia Notturna di Ankh-Morpork (la più grande città del multi verso, di cui tutte le altre città non sono che pallida rappresentazione), facendoci viaggiare dalle guglie di ghiaccio di Cori Celesti, la montagna alta diecimila miglia, posta al centro del disco, dove risiedono gli dei (più biasimati che venerati), alla magnifica cascata del Rimfall, dove i mari del disco si riversano nello spazio incessantemente.
Terry Pretchett nasce nel ‘48 in Ingilterra, precoce scrittore di racconti e giornalista, inizia a pubblicare i suoi romanzi nel ’71 Il Popolo del tappeto (The Carpet People); nell’83 esce il primo romanzo della saga del Mondo Disc,  Il colore della magia (The Colour of Magic) e da allora la saga si è arricchita fino a comprendere 37 titoli (2007) di cui solo 18 sono tradotti in italiano per i glifi di TEA e Salani.
La sua opera comprende altri 12 romanzi non collegati alla saga del mondo disco.
Nello scrivere, Pratchett, ha uno stile fluido, mai contorto, e piacevole, tanto che i suoi libri scorrono e non ci si rende conto di averli finiti, come molti scrittori dell’era moderna il taglio delle scene è cinematografico, i dialoghi sono ben scritti, con numerosi giochi di parole e battute taglienti, i riferimenti alla società attuale si mischiano amabilmente con riferimenti letterari e al mondo dei Giochi di Ruolo o del fumetto, con citazioni di film e situazioni che il lettore non avrà difficoltà ad identificare.
I personaggi sono ben scritti, la maggior parte di essi, specie i protagonisti, sono spesso giovani, fatto identificabile in una contestualizzazione di un medioevo fantasy, ma anche in una fiducia nella gioventù, che farebbe bene ad essere praticata non solo dagli scrittori ma da maggiori parti della società.

Niente di Personale o il Giornalismo in Maniche di Camicia

Condotto da Antonello Piroso, dinamico giornalista e brillante autore di programmi (La Casa dei Sogni, I Cervelloni, Domenica In, Quiz Show, Iva Show e Non è la Rai) è una delle più indipendenti trasmissioni di approfondimento giornalistico presenti sul panorama italiano.
Senza mai scadere sul sensazionalistico, sulla ricerca dello scoop a tutti i costi, con i toni garbati di un dialogo, niente (o quasi) litigi accesi, tanto ricercati da altre trasmissioni analoghe, Piroso conduce un vero grande Rotocalco Televisivo, dove vi è ovviamente spazio per l’attualità, speso mostrata senza veli, ma anche senza inutili orpelli o ridondanti accanimenti, dei quali molti notiziari e programmi di approfondimento sono ghiotti.
Il Programma spazia a 360 gradi, dalla presenza in studio di noti e meno noti (ma magari meritevoli) e attuali artisti, nello spazio musicale (rigorosamente dal vivo – io testimone oculare e auricolare), e nell’immancabile intervista finale, dove vengono invitati il fior fiore degli artisti della commedia e della risata italiana.
Geniale la trovata del Mosaico, ovvero la struttura principale dell’intervista con il personaggio clou della serata, dove gli viene chiesto di scegliere in sequenza i numeri di una scacchiera, da uno a nove, che rivelano delle foto e una domanda, alla quale Piroso chiede di rispondere.
La professionalità del conduttore e le scelte di redazione fanno si che gli ospiti siano a proprio agio e possano parlare anche di argomenti scottanti e spinosi, senza essere aggrediti o fraintesi, rendendo il programma molto scorrevole e equilibrato, anche il vezzo del conduttore, di dare del ‘lei’ anche agli ospiti che conosce personalmente, concorre a dare all’intervistato la giusta importanza, ponendolo al centro dell’attenzione.

Niente di Personale va in Onda su La7 il Venerdì sera alle 21.

Marco Savi

Benvenuti alla Tana del Lupo.

Benvenuti alla tana del Lupo, qui verranno porposte recensioni e notizie, prevalentemente riguardanti lo spettacolo, ma non solo.
Ovviamente per notizie non parlo di inutili gossip o della vita privata di attori e artisti, tantomeno di personaggiucoli che razzolano ai calcagni del mondo dello spettacolo, come tronisti, veline o robaccia del genere.
Quello che qui scrivo è la mia opinione, dal mio punto di vista, non è verità assoluta, e non è un organo ufficiale, anche se, ufficialmente, io penso quello che dico (e poi scrivo).
La censura non è una mia abitudine (preferisco la risposta ironica e tagliente) a meno che non si passino dei limiti quali: offesa personale a me, ai miei amici, bestemmie, turpiloquio inutile, o idiozia suprema; ricordatevi, questo è il mio Blog: qui comando io.
Detto questo, a domattina il primo vero post.

Marco Savi